A grande richiesta (ben tre lettori) torna una rubrica a me molto cara: i Ventricoli Epistolari. Per chi non avesse mai seguito il mio vecchio blog, ormai pensionato da tempo, ripropongo qui qualche riga della presentazione originale.
Nasce oggi una nuova rubrica: troverà spazio sulle mie pagine di tanto di in tanto. Naturalmente, è una posta del cuore. Approfitterà impudicamente e sfacciatamente delle vostre lettere, dei messaggi che ricevo, che interrogano e mi interrogano. E le risposte (avviso in proposito i miei venticinque lettori) saranno pubbliche, in mondovisione. Una degenerazione dell’esibizionismo insomma, tanto mio quanto vostro ovviamente.
Ognuno di voi è invitato, qui sotto, a dare buoni consigli, se non può più dare cattivi esempi. E comunque, i cattivi esempi, sono eventualmente i benvenuti.
(Per quanto riguarda la vostra identità, la tutelerò come posso. Ma usatemi prudenza).
Questa fu la prima lettera, con relativa risposta:
Mich,
a occhio e croce domani prenderò un coltello da cucina, mi aprirò il torace, tirerò via il cuore e lo sostituirò con una pompetta corazzata in titanio.Dopo, mi scalotterò il cranio e rimuoverò amigdala, nuclei ipotalamici e altri centri responsabili delle emozioni. Se effettivamente succederà ti mando i resti sanguinolenti, ok?
Geck lo Squartatore
Caro Geck,
una volta che ho tentato di imbalsamare l’ipotalamo mi è venuto il fuoco di sant’antonio. Più un’altra serie di disturbi psicosomatici che non è il caso di dettagliare. Poi ci si impratichisce e, con l’aiuto dell’algebra e della geometria, si trasformano le emozioni in equazioni. Bastano un manuale, un paio di formule e passa tutto. Si sta divinamente. Il problema, quando si va a spasso convinti di essere inoppugnabili come un assioma, è che al primo numerino che disfa la formula ce ne andiamo beatamente in frantumi. Può darsi comunque che a te l’esperimento riesca, chissà. Aspetto impaziente i tuoi avanzi biliari e ciò che resta del tuo cuore.
I nomi vengono cambiati da me, a meno che non ne scegliate uno. Il tema, invece, lo proponete voi: cuori infranti, amori a pezzi, sentimenti puri e impuri, dolori, tremori, gioie violente, fedeli e infedeli, spasimanti molesti. Quel che vi pare. Naturalmente chi scrive qui sa che corre il rischio serio che la sua lettera venga fatta a pezzi, a scopo ludico, da me e dai lettori. Non facciamo psicologia, crediamo solo nel potere dissacratorio della parola.
L'indirizzo è questo: ascopoludico@gmail.com