Trattenere il fiato come sott’acqua. Ogni battito di ciglia
rischia di compromettere la percezione stessa dell’attesa, la perfetta stabilità
della sospensione temporale. L’apnea brucia energie con parsimonia, controlla l’ora,
i giorni, i calendari, con l’urgenza degli eventi ineluttabili. Esercita il
controllo sul tempo con rigore, senza lasciare che il panico guasti la
disciplina dell’immobilità.
L’attesa mangia se stessa, non ha bisogno di altro. Talvolta si alimenta con brevi pause durante le quali il pensiero crede di liberarsi. Ma in realtà sta solo verificando, timidamente, quanto è lungo il guinzaglio che lo strattonerà nel momento in cui dovrà far ritorno al nucleo di partenza.
L’attesa, appunto.
L’attesa mangia se stessa, non ha bisogno di altro. Talvolta si alimenta con brevi pause durante le quali il pensiero crede di liberarsi. Ma in realtà sta solo verificando, timidamente, quanto è lungo il guinzaglio che lo strattonerà nel momento in cui dovrà far ritorno al nucleo di partenza.
L’attesa, appunto.