domenica 28 ottobre 2012

Il mio regno per qualcuno che venga a farmi il cambio di stagione



Ho rimandato di settimana in settimana, per pigrizia, finché l’allerta meteo, dalla quale mi faccio coscienziosamente terrorizzare, non mi ha convinta: questi shorts a quadretti azzurri mi assicureranno una colite se non mi decido a sostituirli con un dolcevita in lana vergine. Devo cambiar la stagione al mio armadio. 

L'abito in lino rosso di mich
È un’espressione che usiamo troppo spesso senza renderci veramente conto della poesia che nasconde. Ci facciamo per qualche ora padroni del tempo e imponiamo alla stagione di mutare in qualche angolo della nostra magione: l’armadio, per l’appunto. Se uno ci pensa per un attimo quasi si scorda del tormento che lo attende, preso com’è da fantasie di onnipotenza planetaria. Ma la realtà dell’esplosione di magliette stropicciate, vestitini che “poi li lavo” e stanno lì su una sedia da luglio e tshirt di traverso nei cassetti si fa presto largo alla nostra vista. Io procedo ormai in automatico, senza darmi modo di riflettere se sacrificare o meno qualcosa da una transumanza all’altra in questo rito stagionale.

Perché tutti ci troviamo a un certo punto faccia a faccia con lui, il vestito che non mettiamo da un secolo o due ma del quale è impossibile pensare di privarsi. Il mio vestito estivo in-sacrificabile l’ho appeso a una porta e l’ho guardato a lungo. Lo possiedo da lustri e non lo metto da almeno tre anni, ampio in lino rosso, tocca in terra da quanto è lungo. Ogni sei mesi lo tiro fuori e poi lo risistemo dentro, con le pieghe ancora intatte, pensando che prima o poi mi verrà voglia di indossarlo ancora.

Ce l'avete anche voi vero il vostro abito feticcio? 

4 commenti:

Raffa ha detto...

Certo, comprato nel 1994 per un matrimonio e messo in varie epoche. Lo tengo perché non è mai passato di moda né passerà mai da tanto è semplice, proprio come il tuo vestito rosso. Potrei volerlo rimettere per il mio settantesimo compleanno.

Laura ha detto...

Sai che penso sia il cardigan di mia mamma un po' infeltrito che mi tiene caldo d'inverno, già da un po'?

:-)

ndr ha detto...

Abito. Diciamo umm. Abito-abito no. Però. Sì. Anche perché tendo in qualche modo a preservare tutto. Ho scarpe di 12-13 anni fa che mi metterei anche adesso, se volessi camminare a piedi nudi. Il loro problema è il colore che hanno preso nel corso degli anni, più che altro. Ho pile dei tempi del liceo, non so se hai presente, quelli tendenti al rimbombolo. Però quand'è freddo. La maglietta col numero e col mezzocognome con cui giocavo a basket al liceo. Un sacco di cose sportive. Però, stando più ligio al tuo esempio:
sono anni che ho in un armadio (ho la fortuna di poter cambiare armadi, pensa te!) un paio di camicie a mezze maniche e un paio di camicie a maniche lunghe, di quelle pese sai, una a quadrettoni e una no, e sono lì credo da 6-7...no. Di più, anni. Sempre appese. Lì.

Punzy ha detto...

Io una serie di cose feticcio, di cui le piu' importanti sono quelle che ho comprato in stato di ebbrezza pensando di essere alta un metro e ottanta e pesare 50 kg
e non li butto,perche' hai visto mai prima o poi ti vanno