Le due del pomeriggio.
Pomeriggio di prove generali d’estate. Buona la prima: fa talmente caldo che mi si accavallano i pensieri agli umori biliari, con pessime conseguenze sul baricentro, sul sistema immunitario e su quel generico senso di equilibrio di cui spesso sono usa vantarmi.
Hai presente quando ti svegli la notte, non sai riprendere sonno e te ne stai alla scrivania con sguardo fisso sinceramente convinto di avere qualcosa di estremamente intelligente da comunicare al mondo? La notte fa di questi scherzi. Poi ti svegli e l’intelligentissimo pensiero notturno si manifesta quale profonda idiozia, condivisibile al massimo con la manopola della doccia. Ecco: questo primo pomeriggio mi sta facendo grosso modo lo stesso effetto di una notte d’insonnia. Quindi forse è il caso di bere un bicchiere d’acqua fresca e mordermi la lingua prima di riversare su un pubblico taccuino pensieri di cui, una volta sveglia, avrei senz’altro modo di pentirmi.
Uhm.
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