Propongo l'elenco di alcune aberrazioni pseudo-alimentari, frutto di certe riflessioni di natura conviviale che mi sono trovata a fare di recente.
Allora, non c'è spazio nella mia vita per:
la birra analcoolica
la pasta di riso
il caffè decaffeinato
e la coca senza caffeina
le caramelle Saila extra forti
le pastiglie Leone all'anice
il tè verde (che pur assumo in discrete quantità a scopo terapeutico)
il Kit Kat al tè verde (che, mi dicono, è in commercio dalle parti di Tokio)
le Pringles alla cipolla
e il pangasio, naturalmente
Aggiungo le calze velate tinta carne in donne sotto i 75 anni. Lo so che non si mangiano, ma il concetto di “aberrazione” include anche visioni sgradevoli e disturbanti di quel tipo, per cui al catalogo potremmo anche aggiungere gli uomini in infradito in contesti diversi dalla spiaggia, i capelli da lavare e il pomo d'adamo che superi i tre centimetri di diametro.
Vorrei che ora mi aiutaste ad aggiornare la lista.
3 commenti:
http://www.cereghino.it/blog/image015.jpg
a me le pastigle leone pero' piacciono
@ macblog
io adoro le pastiglie leone (con quel loro zuccherino infilarsi tra i denti e il crricc che fanno quando cerchi di masticarle), sono solo quelle all'anice che trovo inavvicinabili!
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