sabato 12 giugno 2010
Giugno, un sapore
Giugno, estate.
La mia ultima scoperta in fatto di sapori che regalano freschezza sono i ghiaccioli all'anguria; li ho trovati in un baruccio senza pretese, non lontano da qui: c'è da dire che, a guardar bene, si tratta molto semplicemente di tranci irregolari di anguria infilzati da uno stecco e poi sistemati nel congelatore, avvolti da una specie di carta rudimentale, molto lontana dallo sfarzo impeccabile e luccicoso della grande distribuzione gelatifera.
L'effetto è quello di un pezzo di ghiaccio dolce, stranamente ruvido e consistente sulla lingua; ha una sua personalità insomma, che niente ha a che fare coi perfetti liscissimi ghiaccioli cui siete abituati. Talvolta capita persino di incontrar dei semini di cui liberarsi, con uno sputacchiamento il più possibile discreto e decoroso.
Bizzarro a dirsi forse, ma questo sapore fresco di anguria che non è più frutta ma non è ancora un gelato mi piace proprio.
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11 commenti:
Interessante, ma è vero che dopo aver mangiato l'anguria non puoi bere per qualche ora?
è che a me è capitato una volta sola di mangiare l'anguria congelata, anni fa in thailandia. il giorno dopo non sono potuta uscire dall'albergo per ovvi motivi :D
gnamme, devo provare a farlo qui in casa :D
devo solo aspettare che le angurie arrivino che ora in giro vedo solo quelle piccine piccine.
Ma mitica! Mi hai dato una fantastica idea, adesso ci proco pure io a farli!
ma sai che qui a parigi ho ritrovato i "gelati da passeggio" dell'italia anni 80? che praticamente erano dei sorbetti su stecco, prodotti da una nota marca di banane, buonissimi!
devo provare a farli pure io, devono essere proprio buoni...
dove?
voglia voglia voglia di questa cosa di cui parli...!
appena torno a casa infilzo
@ manina futura, neanche dopo le ciliegie, il gelato e 3 ore prima di fare il bagno
Idea gustosa, ma temo l'effetto-claire.
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