Quando esco di casa la mattina presto, in genere non sono neanche le 7, sfilo davanti ai portoni dei palazzotti della via, sotto finestre chiuse, e mi piace immaginare chi sta al di là delle persiane, se sta dormendo, si sta svegliando, sognando, allungando le gambe nel sonno. Mi guardo, in strada nel gelo, come se mi guardassi da dietro una di quelle finestre. Mi faccio anche un po' pena, perché è buio e ci saranno 4 gradi sotto zero.
Le coperte a due passi dalla strada, invece, sono calde.
Quando esco di casa la mattina presto, in genere, sono visitata dal desiderio di suonare un po' di campanelli a caso e condividere la sveglia coi dormienti. Suonare e scappare, così, per vedere l'effetto che fa.
20 commenti:
l'effetto che farebbe se suonassi sotto casa mia potrebbe essere duplice: 1) esco fuori dal mio balcone di marzapane e con una fionda (ma se mi gira male uso una balestra medievale) munita di pietrisco sfregiante ti investo di taglienti ed acuminate pietre che ti trasformano in elephant man. 2) il secondo effetto sarebbe nulla, niente: dormo con tanto di tappi, non mi svegliano manco i tuoni ravvicinati.
suona, suona. tanto non ho il citofono.
ma quant'è bello questo post. un giorno dovrò divertirmi a cercare di capire perché le descrizioni delle città all'alba fanno così presa sulla psiche dei lettori.
un saluto da uno che oggi non si è svegliato all'alba.
anche i citofoni al tramonto. no?
che poi, non c'è vera felicità se non condivisa. e quale felicità è più felicità dell'essere svegliati dal suono del citofono? ma la domanda è:
ti svegli ogni mattina al suono del citofono? no, dico, per volerla condividere con gli altri.
perché uno, non so, la sveglia se la programma magari con la musichetta che gli piace, no? o forse con lo stesso rumore del citofono, chi sa.
ma forse vorresti farlo solo per avere una scusa per correre, e scaldarti.
o forse.
forse.
forse.
@ paperoga, è per via degli inquilini come te che faccio questi scherzetti solo quando posso scappare in bici
@ ghirigori grazie! e questa riflessione sulle città all'alba adesso la farò anch'io
@ ndr, forse sì (forse)
secondo me sotto sotto hai una sfumatura crudele e rompina...
:-D
forse.
una parola che comincia con un sussurro, s'increspa al centro, e scivola sulla battigia.
ipnotica, credo. o almeno, per me.
ciaz.
a me, quando esco la mattina presto e fa un freddo becco, come in questi giorni, generalmente sale la carogna e penso: "Chissà quanti dietro a tutte queste finestre chiuse stan trombando come dei ricci alla faccia mia che son qua col naso che cola e un guanto solo perchè l'altro l'ho lasciato a casa... "
Io penso le stesse cose di biondatinta. Uguali uguali!
@ canemacchina, solo un paio di volte al giorno, lo giuro
@ ndr, questo è molto molto bello (e credo che te me lo segnerò sul taccuino delle parole rubate)
@ biondatinta, sarà un mio limite ma a me alle 6.45 del mattino, a gennaio, l'ultima cosa che mi viene in mente è il sesso
@ jane, pure te?!
Spero che tu sappia correre (o pedalare) velocemente, perchè con questo genere di cose si rischiano tante legnate! Anche se in fondo, sono queste emozioni che rendono una vita interessante.
Quoto ghirigori baumann, è proprio bello questo post dei pensieri all'alba... Ma non ti senti un po' una "privilegiata" tu che percorri quelle strade silenziose, non ti senti dotata di una specie di "consapevolezza" maggiore rispetto ai dormienti?
No eh...?
Segna, sì. Poi passo a riscuotere (si fa per dire. anzi no. potrei passare davvero. ummm) (-;
zio fa' ma sei più tamarra di Ivo e Rolando
@ fabietto, conto sul fatto che alle 7 del mattino i riflessi dei dormienti non siano abbastanza vigili da operare ritorsioni...
@ laura, privilegiata, già... ecco l'aggettivo che stavo cercando per descrivere il mio status di pendolarismo sub-urbano, causa diretta del mio uscir di casa prima dell'alba...
@ ndr, prezzi modici?
;-)
@ gary sì sì, molto più di quanto sembri a prima vista (però tu non mi hai mai vista, quindi ti limiti ad azzeccare supposizioni). Comunque all'argomento ho dedicato il post "Periferica", tanto tempo fa (lo trovi a sinistra in alto, alla voce "Mi sono descritta così")
non lo crederesti mai (penso). (-:
sì, avevo letto la tua descrizione e devo dire che mi ritrovo, anche io vivo questo rapporto ambivalente tra un imprinting tamarro, da strada, oltretutto da maschio, e il mio lato meno materiale nel quale folosoficamente mi identifico maggiormente. Forse quella tamarraggine è solo quell'imbastardimento inevitabile per chi vive qua, a meno che uno decida di non mischiarsi e di vivere sul proprio pero Imbastardimento peraltro che in dosi limitate credo non possa fare che bene
Una bella raffica di improperi non te la leva nessuno, secondo me.
:)
bon, io sarei colto tra le lenzuola nel caso di scampanellio improvviso.
Sono uno di quelli che "ora mi alzo ma aspetto ancora due minuti" e diventano mezz'ore.
In compenso, ho una lunga esperienza giovanile come atleta-scampanellatore, tocca e fuggi.
Ho smesso perchè un giorno incautamente ho suonato due volte i campanelli dello stesso palazzo di cui avevo fatto il giro ed ho beccato un inquilino che era sceso giù ad inchiappettarmisi.
Incerti del mestiere.
Saluts
@ gary sono fierissima di avere a che fare con la mia periferia (non sarei ciò che sono se non ci fosse lei nella mia vita!)
@ superfly, io per il momento sono sempre stata sufficientemente veloce!
ti prego non passare davanti a casa mia ;)
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