martedì 24 agosto 2010

Pizzicata


La pizzica è una danza per turisti. Lo è nella maggior parte del Salento e per la maggior parte dell’estate suppongo. Io sono inciampata per caso nella festa di paese di Cutrofiano, una manciata di abitanti, dove la turista ero io. E basta.
La pizzica è una danza per bambini. La piazzetta dove folleggiano un violino, un organetto, tamburelli e una sensuale voce di donna, brulica di infanti e adolescenti incontenibili.

La pizzica è una danza di coppia. Coppie di indigeni, alcuni dei quali a piedi nudi, si corteggiano al ritmo dei tamburi. È un gioco di cui riconosco facilmente le regole: lei fa la scema, provoca, occhiolina e ammicca ma, appena lui le si avvicina, incoraggiato dalla danza, lei si ritrae con sdegno. I passi tirano indietro il corpo di lei che sembra dire “mi sa che hai capito male”. L’occhio intanto si riga di malizia e suggerisce, impertinente, “no no, guarda che hai capito benissimo”. E da qui si procede. Praticamente la storia di tutte le storie. Come possono confermare le donne che hanno il coraggio di ammetterlo.

La pizzica è la danza per me. Non solo per l’impertinenza di cui sopra, suvvia, ma per l’irresistibile gioco di mani sui tamburelli, che si impadronisce dei piedi dei presenti e non permette loro di starsene a guardare. Oddio, a dirla tutta, se avessi avuto un minimo di decoroso amor proprio me ne sarei rimasta a guardare eccome, ma tanto laggiù, a 1200 km da casa, che avevo da perdere? La dignità vacanziera gode in genere di una certa rilassatezza dei costumi, è noto. Fatto sta che, pur mediamente sobria, passato l’attimo della spettatrice, ero nella cerchia dei danzanti. C’è da dire che dopo un minuto e mezzo ero già del tutto priva di fiato.
La pizzica non è una danza per turisti: immagino che il trucco usato dagli indigeni per mantenere intatte le loro funzioni vitali consista nel variare sapientemente il ritmo dei passi nonostante i tamburelli continuino imperterriti la loro marcia. Ma io, che sono solo una torinese in vacanza, che ne so? Ho continuato a volteggiare dimenandomi sconclusionata, irragionevolmente fiera di essermi liberata da ogni imbarazzo, senza praticamente fermarmi. Dopo cinque minuti volevo morire. Al sesto minuto ho invocato alcune divinità griche pregando silenziosamente per un malore improvviso del violinista, o quantomeno
un piccolo colpo apoplettico per la cantante, anche non grave. Dopo sette minuti l’orgoglio ha avuto il sopravvento: se resistono tutte queste ragazzette, maledette loro, giammai sarò io a lasciare la cerchia per prima. Alla fine del pezzo sono stramazzata in un angolo dal quale mi sono rialzata poco fa.
Sono quasi certa che i miei problemi di fiato siano dovuti essenzialmente a due fattori. Sarò didascalica ma seguitemi. Innanzi tutto la respirazione appresa nelle mie sessioni di yoga esige un dispendio di ossigeno inferiore: la pizzica ha proprietà sciamaniche praticamente identiche ma le energie ne risentono. In secondo luogo, come dicevo, la pizzica è una danza di coppia: il trucco per mantenere integro il fiato suppongo stia proprio nel gioco dei passi a due. Si sa: sedurre ed essere sedotti è una danza con delle pause precise e una donna che fa la scema ha poi tutto il tempo di riprendere fiato mentre è impegnata a far credere all’uomo di aver frainteso, di aver sopravvalutato gli scopi del suo ritmico ancheggiare. Ecco, io questa danza di coppia l’ho ballata da sola. Quindi senza pause. Perché sola? Forse non ho fatto la scema abbastanza.


In foto: Mich balla la pizzica. Pare che un’indigena abbia avvicinato l’autore dello scatto dicendo “Eh, si vede che non è pugliese. Ma se la cava”. Si vede che non è pugliese? Non capisco da cosa.

16 commenti:

simple ha detto...

Una delle danze che vorrei imparare, ma da gente del luogo che la balla da sempre e non ha mai fatto corsi di (assieme alla taranta)

ndr ha detto...

Divinità grEche. Bentornata. La turista eri tu. E basta. Poi c'era il turista. E basta. Eh. Ahahah! Bella la foto. (-:
Bentornata.

Gary Coopo ha detto...

provvedo immediatamente a farti togliere la cittadinanza sabauda, robe da matti, ma che messaggi diamo sulla torinesità in giro per il mondo ed in particolare in bassa italia?!

plutoschi ha detto...

la pizzica inebria l'animo anche quando si è sobri... e ti ritrovi a ballare come un forsennato, ad osservare estasiato coppie di autoctoni che ballano o ultrasettantenni che alle 4 del mattino fanno danzare le mani sui tamburelli come se mai avessero fatto altro nella vita, con tanto di bambino-apprendista a fianco.

inoltre mi ha dato per diverse sere rifugio politico dai lidi_wakawaka...

LorenZo ha detto...

Io vi inviterei caldamente a tornare a lavorare... su, che l'estate è finita :-)

mgg64 ha detto...

hai ballato da sola perchè concentrata com'eri nel mantenere in vita la pompa cuore-polmoni ti sei dimenticata dell'occhietto malizioso "hai capito bene..no hai capito male"...esercitati e vedrai un fiorire di ballerini attorno a te. Ammesso che tu abbia ancora la faccia di riprovarci.

mich ha detto...

@ simple, è una danza che si apprende velocemente, basta lasciar fare ai tamburelli (ma sarebbe bene non documentare la cosa...!)

@ ndr, griche griche, ho chiesto conferma anche a wikipedia. Bentornato a te

@ gary, per rimediare mi sono appena iscritta al corso "Prepara la bagna cauda in meno di tre ore" presso l'Istituto Emanuele Filiberto

@ plutoschi, io, i lidi waka waka, talvolta di giorno...

@ lorenZo, sì sì, agli ordini

@ mgg64, è di quella che mi sa che ora mi devo occupare...!

LorenZo ha detto...

...eppure avresti potuto danzare con la tua amica fotografa...

ndr ha detto...

Ah, ok. Comunque..

Anonimo ha detto...

cara, ma che bel post! e così anche tu eri in salento. cioè, io no, ma molti sì. io ero e sono nella tranquilla svizzera. quando vuoi venire a ri-trovarmi, sei a due passi. e, in effetti, anch'io. :)

Anonimo ha detto...

Poche cose sono liberatorie come la danza e quelle musiche lo sono, è verissimo... La prossima volta mi fai vedere come si fa ;-)

ps. pezzo bello, bello, bello! Volevo dirtelo anche qui :-)

Unknown ha detto...

Voglio dire, l'hai vista? Non parliamo di imboccare, che vengono fuori cose poco decenti.

Voglio dire, ma lei, lei lo saprà quanto è bella? E la risposta è sì. Il che, beh, sì, fanculo. Ognuno può gestirsi come piffero vuole. Si può fare la rizzacazzi, e non c'è niente di male. Non c'è niente di male, nel sentirsi bella. Se una lo è.

Volevo dire, wow. O anche,WOW!
(Gesummio, oppure dio lupo, vedi tu)

mich ha detto...

@ ghirigori grazie caro. La densità della popolazione salentina nelle ultime settimane era la stessa di una metropoli subtropicale. Mancavi solo tu.

Svizzera? Proprio due passi :)

@ laura, non solo ti faccio vedere come si fa, ma ti costringo a partecipare attivamente alla ritualità dei tamburelli!

@ danilo, a me piace vincere facile: son bravi tutti, di schiena, a sembrare belli ed appetibili

Unknown ha detto...

Mich, io mi ricordo da _prima_ dei lamponi...

mich ha detto...

mh.
ah già.
la mia controfigura.
ci cascarono praticamente tutti.

Unknown ha detto...

Mai, ma dico proprio mai, in tutta la mia vita, ho avuto problemi a fingere di credere a qualcuno.