martedì 23 giugno 2009

La donna dell'indicativo

Io sono una attenta al modo verbale. È una mia perversione, prendetela per tale. Io, personalmente, sono la donna dell'indicativo: io guardo, io vedo, io faccio e voglio. Non è difficile. Ma ultimamente sto intrattenendo relazioni con gli uomini del condizionale. Sono circondata. Guardate che la differenza esiste. Vi faccio qualche esempio. Mettiamo insieme a confronto un paio di sintagmi.
Cominciamo da questo: vengo da te VS verrei da te. Se usi l'indicativo io sono già lì che sprimaccio i cuscini e preparo due drink, ma se mi usi il condizionale allungo un orecchio e aspetto il seguito “verrei da te, ma s'è fatto tardi / ho un impegno con mia zia / ho la macchina rotta”.
E sentite questo: sali da me? VS mi piacerebbe se tu salissi. Non credo ci sia bisogno di spiegazioni. Se mi chiedi di salire io me la cavo con un sì o con un no, ma se parti con il periodo ipotetico (per quanto tu lo stia usando solo per fare il galantuomo) mi confondi e inizio a chiedermi dove sta il problema: “vorrei che tu salissi, ma purtroppo ho la cucina allagata / ho il cane rabbioso / c'è la mia ragazza in soggiorno”.
È una questione di sfumature, lo so. E non fraintendetemi: io adoro le sfumature. Ma qualche volta, proprio ogni tanto, se ci limitassimo all'indicativo non sarebbe tutto più facile? Certe volte concedo al massimo un imperativo: sali!

4 commenti:

mich ha detto...

Un "classico a richiesta", pubblicato su vecchio blog in settembre 2008.
Voi? che modo verbale preferite?

Alessandra ha detto...

Le sfumature sono certamente da apprezzare e linguisticamente condivido la "passione" per l'indicativo a scapito del condizionale. Ma il periodo ipotetico, come lo si colloca?

mich ha detto...

il mio problema è una pericolosa propensione per uno sport di cui sono attualmente titolata vincitrice: l'arrampicata libera di supposizioni. il periodo ipotetico ha il difetto di alimentare le mie ascese.

Eleanor ha detto...

Sono d'accordo, anch'io ho la sindrome di Amelie, se mi ci metto comincio a farmi dei film in testa che potrei fare la regista.
Però. Sti maschietti sono spesso prevedibili. Ad esempio, io,con un vecchio amore non ricambiato(per mantenermi sul tema) ho dovuto procedere per supposizioni e limature di supposizioni...beh, gli ho fatto un'analisi psicologica che lui, poverino, dopo oltre un anno è venuto a confermarmi(per la serie "ho pensato di doverti una spiegazione". dopo un anno e mezzo?!)
Quindi il periodo ipotetico va usato...ma con astuzia. e per astuzia intendo: il 90% delle volte devo aspettarmi il peggio.

Grazie per la visita, a presto!