mercoledì 6 gennaio 2010

La volpe e l'uva



Immagino che tutti quanti abbiate incrociato, in periodi prossimi all'infanzia ma non necessariamente, la storiella La volpe e l'uva. Avete presente? È la storia di una volpe che desidera ferocemente un grappolo d'uva: fa di tutto per riuscire a raccoglierlo, si arrampica, salta, risalta, ma senza alcun risultato, non riesce a prenderlo. Sconfitta, si allontana dal vitigno borbottando che tanto quell'uva irraggiungibile senz'altro non era matura. Ora, con le favole a morale, come potrete immaginare, io ci vado a nozze. Qui si tratta di fingere disinteresse per qualcosa che non ci è dato ottenere. Per quanto mi riguarda è una disciplina che mi è capitato di coltivare, in più occasioni e con diverse qualità di uva. Non solo: uno alla fine ha una tale dimestichezza con la propria finzione che finisce col crederci. Peccato che la simulazione e la dissimulazione, in particolare con se stessi, abbiano in genere vita breve. Una volta un'amica mi ha raccontato, parlando dell'irraggiungibile ragazzo del quale era innamorata, una serie infinita di ridicole scempiaggini. In particolare ricordo alcuni classici, tipo in fondo non siamo fatti per stare insieme, siamo troppo diversi e parliamo lingue diverse, finiremmo col deluderci e disprezzarci, cui lei aggiunse alcune varianti da soap opera quali l'astrologa parla chiaro: io sono un segno di fuoco mentre lui è un segno d'acqua, come potremmo andare d'accordo?

Naturalmente la casistica è sconfinata. Voi ce l'avete il vostro grappolo d'uva?


24 commenti:

Gary Coopo ha detto...

qualcosa del genere ? :) http://cipensounattimo.blogspot.com/2009/06/ben-guardare.html (perdona l'autocitazione ma mi veniva comoda)

simple ha detto...

Il tedesco! Mi hanno sempre riconosciuto una buona disposizione per imparare le lingue, ma il tedesco è stato inventato solo per smentirla (accidenti a lui)
In fondo è una lingua astrusa, che si parla solo in Germania e poco più, non è come l'inglese, chi vorrebbe fare un'operazione algebraica ogni volta che deve comporre una frase? Giusto?

Anonimo ha detto...

sì. di solito è: "tanto era lontana, sai qui quante ne trovo".
la prima parte della frase è generalmente vera, la seconda è falsa.

Lindalov ha detto...

Belèn Rodriguez.

Canemacchina ha detto...

...uff a voglia, ma ho smesso di desiderare uva, adesso mi sono dato al vino...

ndr ha detto...

"il". "il"? "il"!
che domande anche tu. perché limitarsi? intere viti, cara. intere viti.
fosse solo "il", suvvia. bisogna aggiornare la favola. ci sono viti sui pendii di una montagna, che qualunque vento ci sia, il loro profumo viene portato a valle. lo sente la volpe, lo sente ogni benedettissimo giorno, e quante volte ha tentato di scalare la montagna...
(-;

biondatinta ha detto...

io viaggio con un solo maledettissimo e profumatissimo acino d'uva che mi penzola sempre davanti al naso. ma mi e' venuta quasi la nausea ormai

mich ha detto...

@ gary sì! esattamente qualcosa del genere!

@ simple anche tu con il tedesco? in fondo non lo impara più nessuno, solo qualche filologo, no?

@ ghirigori il "tanto era lontana" fa di te il perfetto cliché ;-)

@ linda, mi stai parlando di una tua passione esplicita per belen? è condivisibile

@ canemacchina questa è una cosa molto sensata (forse...)

@ ndr mi fa piacere che il fascino dei vitigni si faccia sentire anche per te, inavvicinabile ovviamente.

@ biondina la nausea dovrebbe essere il passo più vicino alla guarigione, l'importante è non confonderla con l'aquolina

Anonimo ha detto...

Io non so se di fronte all'irraggiungibile trovo scuse che "si riferiscono" a quel che mi sfugge... Più spesso mi capita di dire che sono stata io a "non essere capace di..." o "abbastanza brava per...".

(E' un po' una dinamica femminile questa mia, forse...)

mich ha detto...

@ laura, urge permanenza in una autostima-farm, la beauty farm che insegna, senza arroganza, a diventar consapevoli delle proprie potenzialità!

Vittoria A. ha detto...

direi che no parecchi di grappoli d'uva. Finisco col dirmi che infondo non era per me!

Anonimo ha detto...

ok prenoto! ;-)

splendidi quarantenni ha detto...

Io gestisco un centro di disadattati dell'essere e tengo anche corsi per rendere l'ego ipertrofico e arrogante. Interessa l'articolo?

mich ha detto...

@ splendido, dipende dal costo

Anonimo ha detto...

Leggendo questo post,non so bene il perché ho rivisto questa scena(dalle mie parti molto frequente):
Tipo"Ciao bella, vuoi un passaggio?Ma come ti chiami?fermati un momento...Dai,andiamo a prendere un caffé!Mamma mia e cosa sei..."
Tipa:"No, ti ringrazio ma non è il caso!"
Tipo:"Ma chi ti pensa... Sta cessa!!!"

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
mich ha detto...

@ dautretemp, direi che hai individuato un esempio decisamente appropriato!

Anonimo ha detto...

Va bene prenotiamo dallo Splendido (a patto che sia inclusa la fantastica colazione con marmellata homemade!)

paperoga ha detto...

lo scudetto? pfui. chi lo vuole lo scudetto, ce ne abbiamo già 27. e la coppa dei campioni? è una competizione sopravvalutata.

john ha detto...

ho diversi grappoli d'uva

fabietto82 ha detto...

Ho un brutto rapporto con l'uva, pensa che una volta a momenti mi sono strangolato con un semino andato di traverso.

Talvolta, la frutta che può sembrare innocua nasconde parecchie insidie!

mich ha detto...

@ paperoga questo è un grappolo che condividono in tanti...!

@ scritto in grassetto, lo so, in effetti non è quasi mai uno solo

@ fabietto, anche i frutti dall'aspetto più voluttuoso sono pieni di insidie, già...

Alessandra ha detto...

Il mio grappolo d'uva è sicuramente il LuridoIndividuo, detto anhce Mr. Darcy (dal romanzo di Jane Austen), peccato che io sia molto meno furba della volpe, invece di sostenere che l'uva non è buona, sostengo di essere io quella non abbastanza buona per l'uva...Credo che sia qualcosa che non funziona!

mich ha detto...

@ alessandra, la questione è stata dibattuta poco sopra: sei precettata per l'Autostima-Farm!!