giovedì 2 settembre 2010

Ti è piaciuto?

Eccolo qui, uno di quei post pruriginosi che alzano l’audience: stavolta si parla di sesso. In particolare mi piacerebbe approfondire con voi un argomento di interesse popolare e rendere la pagina di oggi un sereno spazio di confronto sulle nostre paure. Su, diciamolo: tutti ne abbiamo. Mi riferisco ai timori della prima volta. Non la prima volta in assoluto, lì più che di timori si parla di incoscienti terrori, incubi animati da lussurie ancora inespresse e goffe preoccupate malizie. No no, qui ora si parla della prima volta con un amante nuovo. Quando sei lì che non vedi l’ora che i vostri corpi nudi si incontrino nell’amplesso, ma allo stesso tempo fai un catalogo ragionato di tutte le cose che potrebbero andare storte. Lo so che qui siamo tutti degli amanti straordinari: non abbiamo nessuna paura di mostrarci nudi, posiamo con competenza le labbra in luoghi innominati, lasciamo avventurare con agio la lingua altrui nei nostri angoli segreti. So che siamo tutti esperti, degli specialisti della determinazione sessuale: una determinazione sempre spendibile, pronta all’uso e soprattutto mai soggetta a imbarazzanti fallimenti fisiologici. So tutto. Però, per un attimo, facciamo finta che no, che tutta questa sicurezza non ce l’abbiamo, che talvolta le nostre solide certezze fisiche si brinino al gelo dell’ansia da prestazione. Per finta, d’accordo. Immaginiamo per finta di condividere qui le domande che ci attraversano il cervello nel momento stesso in cui si chiude la porta, il desiderio ci invade, i baci ci sciolgono e le mani diventano insolenti. Siamo lì preda dei sensi e, per ipotesi, per una frazione di secondo, la mente è attraversata dal pensiero razionale: ce la farò? Oppure non un attimo prima, magari succede un attimo dopo: com’è andata? Avrà finto? Che ne pensa della mia nudità? E del mio sapore? Ho toccato bene? Avrò morso al punto giusto?

Ti è piaciuto non si chiede mai ad alta voce, questo lo sappiamo. Ma il punto alla fine rimane questo: insomma, che ne pensa?

20 commenti:

Raffa ha detto...

Mai posta questo problema. Ero troppo occupata a divertirmi.

Arcureo ha detto...

Eh infatti è sempre un grosso interrogativo, motivo per cui bisogna continuare a farlo; primo perché se facciamo proprio così pena la controparte tirerà fuori una serie di scuse improponibili per evitare l'inevitabile, e secondo perché poi, continuando a farlo, si affina l'intesa e di conseguenza la percezione del piacere del partner. E non c'è più bisogno di chiederlo.

simple ha detto...

quoto in toto la risposta di Arcureo.
:)

lozirion ha detto...

Bè, queste paure ce le ha chiunque penso, tranne probabilmente Rocco Siffredi, ma forse anche lui.... ^_^ Che poi è la prima volta per tutti e 2 in fondo, si impara insieme a capirsi, no?....

C'è un pezzo del grande Giorgio Gaber che parla di tutte queste paranoie, si intitola "Dopo l'amore", se non l'hai mai sentito ascoltalo, è fantastico.... ^_-

Manina Futura ha detto...

Se stai bene con una persona e c'è sintonia, tutte queste paure svaniscono. Chiedere se ti è piaciuto o anche solo pensarlo, non è più necessario, è una cosa che si sente. Diamo spazio alla nostra parte istintiva e facciamo ciò che sentiamo, a quel punto sarà impossibile sbagliare e ogni domanda diventerà superflua.

ndr ha detto...

Quando si chiede, perché a volte capita, eh, può anche non essere la prima volta. Quando si chiede, o si pensa a. Che poi l'altro/a magari si chiede "ma se me lo chiede, è perché non...?" e via così. Comunque, siamo sicuri che siano domande da "pensiero razionale"? E il pensiero esiste anche "istintuale"? Il pensiero non è razionale di natura? Ma se si dice che è razionale di natura, non vuol dire che pensare ci è istintivo? Comunque, meglio chiedere che rimuginare sopra troppo a lungo e far cadere tutto per chi sa cosa. D'altronde non si nasce "imparati" e ognuno vive il sesso in maniera diversa, e piacciono anche cose diverse, chi sa. E bisognerà pure scoprirsi, in qualche modo. E niente.

Unknown ha detto...

Che ne pensa?
Voglio dire, che domanda è? Cosa può pensarne, dopo che non c'è stato modo di resuscitare il verme monocolo?
Ohi, io non ho problemi, la prima volta, ma lui sì, e parecchi, anche.
Però rivestiamoci, aspettiamo un paio d'ore, beviamoci un caffè, e poi riparliamone. Di solito funziona.
(E se devi chiedere "ti è piaciuto?" c'è qualcosa di _molto_ sbagliato, nella tua testa).

Calzino ha detto...

dai almeno una volta ce lo siamo chiesti tutti, suvvia :)

mich ha detto...

@ raffa ... e in effetti in genere, quando si ha la percezione che ci sia stia divertendo, coinvolge tutti e due ;-)

@ arcureo, quant'è divertente imparare a fare l'amore!

@ simple, pure io

@ lozirion, grazie della segnalazione, non lo conoscevo. Lo metto qui http://www.youtube.com/watch?v=P0oR-6H7BCY e invito tutti a darci un'occhiata perché è fantastica! (i gorgheggi della pancia sono una genialata!)

@ manina, quella del sentirsi a proprio agio è in effetti una sensazione deliziosa e inconfondibile

@ ndr, "bisognerà pure scoprirsi in qualche modo" è bellissimo

@ danilo, se non è buona la prima val sempre la pena darsi un'altra possibilità

mich ha detto...

@ calzino, anche secondo me, ma qui fanno tutti gli scafati professionisti... :)

Claire ha detto...

ho sempre questa paura la prima volta con uno nuovo, è tutto nuovo è tutta una scoperta, ma potrebbe anche essere una brutta scoperta. Di solito aspetto almsno la seconda volta per valutare, e se c'è una terza, inutile chiederselo :D

plutoschi ha detto...

ma certo che le è piaciuto, si vede no? e poi dai, QUELLO le è piaciuto di sicuro



ma le sarà piaciuto abbastanza?

LorenZo ha detto...

Quoto Raffa che dice qui sopra: "Mai posta questo problema. Ero troppo occupata a divertirmi." Ecco, bisogna spegnere lo specchietto retrovisore e guardare solo avanti, perché il piacere è lì. Dietro invece ci sono solo "riflessioni", già copie di copie... Quindi guardare avanti (l'originale) e poi immergersi nel piacere ad occhi chiusi (e pieni di goduria). Per immergersi intendo proprio bagnarsi :-)

Anonimo ha detto...

come dicevo pure su ff, l'ho sussurrato più volte, anche se magari la risposta dentro di me ce l'avevo...con il senno di poi forse era sbagliata. Comunque seriamente, mi pare giusto non chiederlo a voce alta, semmai sussurrarlo, tanto poi conoscendosi si arriva a non dirlo più.

fata

ndr ha detto...

Comunque il consiglio è leggere "Brevi interviste con uomini schifosi". Non per questa cosa, ma in generale.
(in particolare, invece, per quanto riguarda il tuo "ma qui fanno tutti gli scafati professionisti.." (-;)

notte mich.

Anonimo ha detto...

Per me esistono questi pensieri, che attraversano la testa quando due persone entrano in contatto profondo, per la prima volta. Secondo me, non bisogna chiedere ma saper ascoltare il corpo dell'altro (oltre che il proprio). Il corpo parla, racconta più di mille parole.

(ecco, ci ho pensato un po' su :-) non ho prodotto molto, ma ci tenevo a scriverlo qui!)

Unknown ha detto...

E hai scritto, Laura, esattamente quel che volevo dire io, solo che io l'ho detto peggio. Se devi chiedere, allora eri da solo, in quel letto, per quante persone ci fossero. (Naturalmente, niente vieta che quello che il corpo dell'altro dice sia no...).

ANTONELLA ha detto...

Spesso è deludente la prima, la seconda un po' meglio, ma solo se lui ti piace davvero

Gary Coopo ha detto...

io di solito mi chiedo se è piaciuto a me..
In ogni caso saprai se gli è piaciuto davvero solo al momento in cui si consumerà la rottura del rapporto e verranno tirati fuori gli argomenti più funzionali a fare a pezzi l'altro

mich ha detto...

@ claire, se c'è una terza ci si fanno altro domande ;-)

@ plutoschi, grandissimo, da scriverci un post a parte!

@ lorenZo in termini igrometrici, certo

@ fata, ci è scappato a tutti mi sa, a voce più o meno alta...

@ laura, hai prodotto la riflessione giusta e @ danilo lo sottolinea (il problema poi è accordarsi sull'esegesi)

@ antonella, mai sentito di una prima volta stellare...

@ gary, qualcosa tipo "e comunque con te ero una professionista della simulazione!"