martedì 6 ottobre 2009

Cronistoria di una telefonata

DOMENICA. L’ALBA.
Apro gli occhi e non so che ore sono. A occhio e croce, con la luce dietro le tende, direi che saranno al massimo le 5 e mezza. A dire il vero non realizzo nemmeno subito dove mi trovo. Dove diavolo sono? Ah, già, il giovane aspirante arpista. Certo. Nella sua casetta così assurdamente demodé, trentotto metri quadri di caos primordiale. È’ la prima volta che ci entro.
Ma come fai a dormire così profondamente, con una mezza sconosciuta nel letto? Io avrò chiuso gli occhi sì e no due ore, invece tu te la spassi di sonno. Certo che è veramente carino. Oh sì, molto carino, un gran figo di musicista. E io ci sono appena stata a letto, che brava!
Mmmh. A guardarlo così non sembra pericoloso. Voglio dire, io questo problema me lo pongo: ti trovi come niente a dividere le lenzuola con una persona che conosci da così poco. E se fosse un pazzo maniaco che finge di dormire, aspetta che io mi riaddormenti e mi soffoca con un cuscino? Magari è sonnambulo. Tra un momento tira fuori un rompi ghiaccio da sotto al letto e mi trafigge a occhi chiusi. E si rimette giù tranquillo a sognare in mezzo al mio sangue.
Ma no, che assurdità. Quella sveglia sono io. Potrei soffocarlo io nel sonno. Non lo preoccupa la cosa? Evidentemente no.
Ma quanto mi piace!
Solo che io proprio non riesco a dormire, accidenti. Che ci faccio qui? Sarà carino lasciare un biglietto e andarsene mentre dorme? No, non si fa. Ma chissà per quanto ancora può andare avanti così, senza dar segni di vita. E io che faccio? Mi scoccio. Sono sveglissima.
Dio santo che casino qui dentro. Magari mi alzo e gli lavo le tende. Gli stiro due camicie e gli metto in ordine i libri.


DOMENICA. SERA.
Me ne sono andata da quella casa alle 9, mi sono girata in quel letto per altre quattro ore e ho approfittato di una fessura tra le sue ciglia, una specie di impacciato dormiveglia, per dargli un bacio sul collo e dirgli ciao io vado ci sentiamo.
Ecco, ci sentiamo. Sono passate 13 ore. Quand’è che ci sentiamo? Il galateo cosa prevede? Non credo esista una normativa rassicurante in proposito. Rientrerà nel galateo andare a letto con un tizio, carino quanto vuoi, ma che conosci da mezza giornata? Boh.. È buona educazione mostrarsi impudicamente a un arpista appena conosciuto? Le signorine di buona famiglia lo farebbero? Loro non so. Io volentieri. Ma adesso è davvero un problema e le buone maniere vanno assecondate: chi chiama per primo?
Dai, fammi uno squillo. Suona telefono, dai. Anche solo un messaggino passata una buona giornata?


LUNEDI’. POMERIGGIO.
Sono le 3 e un quarto. Non mi chiama, non mi ha chiamata. Nemmeno il trillo di un messaggio. Niente di niente. Silenzio. Forse è un po’ troppo presto. Se mi chiama appena scattate le ventiquattr’ore c’è il rischio che tema che io pensi che è troppo invadente. Chiaro, no?


LUNEDI’. SERA.
Vado a dormire. Non ci siamo sentiti e penso che sia giusto: da quando in qua ci si chiama il giorno dopo aver fatto sesso? No, no. Queste cose si calcolano con ragionevole distacco. Silenzio. Ed è meglio così.


MARTEDI’. PRANZO.
Chiamami maledizione!


MARTEDI’. ORE 18.40.
Buonasera, tim, sono Lucia, posso aiutarla?

Sì, grazie. Ho un problema sulla linea.

Che tipo di problema?

Non ricevo telefonate né messaggi.

Ha un problema con il traffico entrante?

Penso di sì…

Facciamo una verifica. Qual è il numero?

339 ecc ecc

Intestato a?

Michela Digi

Mi sembra tutto a posto.

È sicura?

Bè, sì. Ha ricevuto una telefonata alle 18.32…

Sì, mia madre. Ma non conta. La linea quindi funziona?

Sì, funziona. Nessun problema.

Davvero?

Certo.

Ah. Grazie. Buonasera.

Buonasera.


MARTEDI. ORE 23.58.
Lo spengo o non lo spengo? Normalmente quando vado a dormire lo spengo, però magari lui è uno di quelli che ama le conversazioni notturne, gli piace mandare messaggi carini alle 3 del mattino. Non posso rischiare di perdermelo. Stanotte si dorme col telefono sul comodino. Acceso.


MERCOLEDI’. ORE 6.47.
La sveglia mi darebbe un bonus di altri 43 minuti e io sono già in piedi. Idiota idiota idiota. Tutto per un telefono muto. E se chiamassi io?


MERCOLEDI’. ORE 11.06.
Lo chiamo. Non lo chiamo. Lo chiamo. Non lo chiamo. Lo chiamo non lo chiamo lo chiamo o non lo chiamo? Magari un messaggio? No, i messaggi sono equivoci, in centosessanta caratteri ci stanno appena il mio nome e cognome, figuriamoci un saluto post orgasmico. O lo chiamo o non lo chiamo.


MERCOLEDI’. ORE 13.35.
La smetti di vivisezionare quel piatto di pasta?

Perché, tu quando aspetti una telefonata che non arriva cosa fai? Yoga?

In effetti sì.

E io affetto maccheroni al ragù in pezzi piccoli piccoli.

Senti, parliamone. Dunque non chiama.

No. È mercoledì. Sono passati, per intero, domenica lunedì martedì e oggi per metà.

Domenica non lo conterei.

E no. Non lo conteresti se ci avessi passato insieme la giornata. Ma dal momento che me ne sono andata al mattino presto la posso contare.

Sì, funziona.

Perché non chiama? Cosa ho sbagliato? Sarà perché gli ho riordinato casa?

Gli hai riordinato casa? Quella notte?

Ma no, la mattina. Non riuscivo a dormire.

E gli hai riordinato casa?

Giusto due cose…

Magari è timido.

No.

Ha una ragazza?

Non credo.

Il telefono rotto?

Mappperpiacere.

È andato tutto bene tra di voi?

Sì, tutto bene.

Ma bene del tipo ho-paura-di-farti-male o bene più tipo prendi-mordi-graffia-fammi-male?

Più la seconda direi.

Non è dunque il tipo che mentre fa sesso ti lascia il tempo di pensare che hai bisogno di un paio di scarpe nuove?

Assolutamente.

Quindi nessun disagio fisico.

Niente di cui abbia potuto accorgermi. Lo chiamo?

Non prima delle dieci di stasera.


MERCOLEDI’. ORE 21.57.
Non so se è la cosa giusta. Cosa diavolo gli dico? Se non ha avuto modo tempo e voglia di chiamare lui si vede che non gli interessa. Non ci vuole niente a chiamare una ragazza.
Forse non ci vuole niente a chiamare una ragazza con cui non hai ancora fatto sesso.
Che disastro. Se ora lo chiamo penserà che sono pazza di lui e non vedo l’ora di lasciare il mio spazzolino nel suo microscopico bagno. Oppure che sono la classica ragazza vinavil incapace di mantenere le giuste distanze. Potrebbe addirittura pensare che sono pronta a buttarmi ai suoi piedi, legarmi alle sue caviglie e stramazzare d’amore.
Che orrore. Non potrebbe pensare che avevo semplicemente voglia di sentirlo e basta?


MERCOLEDI’. ORE 22.04.
Sì, pronto

Ciao, sono Mich

Oh.

(oh??) Ciao

Ciao

(non si può dire che ti sforzi di mostrarti felice di sentirmi) Come va?

Mmmh, normale. Tu?

Mah, bene. Avevo voglia di sentirti

Ah

(potresti anche aiutarmi un po’ accidenti) Allora tutto bene? Cosa hai fatto in questi giorni? (penosa, non ho niente di più brillante da chiedergli?)

Le solite cose

Tipo? (adesso vomito)


Senti, c’è una cosa che devo dirti…

(finalmente) Che serio. Di che si tratta?

Ecco, io…

Cosa?

Io ho pensato tutti i giorni di chiamarti, davvero

(che tenero!) Sì?

Sì. Ma alla fine non ci sono riuscito. Sono molto in imbarazzo.

(molto che?) Che tipo di imbarazzo?

Sai, hai dormito qui, ero molto contento, ma poi…

(avanti, coraggio) Ma?

Non so bene come dirtelo

Hai una ragazza?

No, non è quello. Io…

(dio che fatica) Dai, non sarà così terribile

Dipende dai punti di vista. Tu comunque stai bene?

Bene, sì

Ma bene bene?

(prego?) Ssssì…

Ma proprio bene? Bene dappertutto?

(…??) Di cosa parli esattamente?

No, perché io non sono stato bene in questi giorni

(no no no no, ti prego, no) In che senso?

Ecco, ho una specie di sfogo eritemico

Un eritema?

Simile

(dove dove dove?) E dove?


Il medico ha detto che non sono infettivo, però comunque non sapevo come dirtelo e avevo fatto tutte quelle storie per non usare il preservativo, insomma, mi sentivo un po’ in colpa…

Di che diavolo stai parlando?

Ecco, ho delle bolle…

Delle bolle?

Sì, con delle piccole croste…

Bolle con le croste?!

Guarda, non c’è pericolo, sul serio, è una cosa mia

Tua? Dove? Dove le hai le bolle con le croste?

Davvero, mi spiace. Ma ti assicuro che non c’è pericolo…

DOVE???

Sul pisello

28 commenti:

mich ha detto...

questo post ha un paio d'anni di vita, ma è sempre tragicamente attuale.

... ha detto...

che poi uno si chiede: son bolle o son balle?

La Strega ha detto...

oh, che ridere!!!
comunque: secondo me le signorine di buona famiglia dopo mezza giornata lo farebbero col preservativo...
povero, povero arpista!!!

La Strega ha detto...

e poi: ma davvero gli hai riordinato casa?? giura!!

mich ha detto...

@ baskerville, belle bolle sulle balle?

@ Strega, conosci signorine di buona famiglia da cui prendere lezioni di bon ton affettivo? quanto al riordino... insomma... non si trattò proprio di grandi pulizie... giusto una piegata alle magliette disseminate in giro...

effemmeffe ha detto...

Ma poi l'hai rivisto?

Jane (Pancrazia) Cole ha detto...

Io sono sulla stessa linea di pensiero de La Strega. Va benissimo farlo con uno che si conosce da poco, anzi pochissimo, ma BISOGNA USARE il preservativo.

E se lui non vuole metterlo? E' evidentemente un cretino.

Scusa l'attacco da bacchettona, ma su certe cose non transigo proprio, non capisco per quale ragione uno debba prendere e far prendere agli altri dei rischi inutili.

Ok, ora taccio.

ps: il post, comunque, è carissimo ;)

Paolo ha detto...

Mich
Tenera Mich
piacere di conoscerti!Non mi è mai capitata una compagna di una notte...che al risveglio mi riordinasse la stanza!
L'arpista è un fesso...ti avrei richiamata il giorno stesso se non altro per ringraziarti della piccola attenzione all'ordine.
E poi... sai bene che certe cose si migliorano...in una coppia...a forza di ripetere:-)) una volta è poco ...un rullo di tamburo...troppo poco...

Ciao da Paolo

mich ha detto...

AVVISO AI FREQUENATORI DELL'ASL:
sotto l'etichetta "Storie vere veritiere verosimili" si trovano piccoli collages di episodi realmente accaduti e/o realmente inventati. Riferimenti a situazioni conosciute non sono in genere casuali, ma possono esserlo

detto ciò:

@ effemmeffe, mi risulta che l'untore si sia dileguato (insieme alle sue croste)

@ jane: evviva le bacchettate e le bacchettone! (io ho una vita parallela in cui sono nota come Catone il Censore)

@ paolo, benvenuto. ottime osservazioni, mi appunto da qualche parte la metafora del tamburo

Jane (Pancrazia) Cole ha detto...

ehm...ovviamente volevo scrivere "carinissimo"...

Anonimo ha detto...

Com'ela 'sta storia dele ampomole (lamponi)?

Ah, sì, Jane... Beh, è un po' imbarazzante dirlo, ma se tu fossi un maschietto sapresti che non è solo la stupidità, o almeno non necessariamente, a far propendere per il mancato uso dell'attrezzino in lattice. Si da il caso che quell'interruzione possa avere conseguenze drastiche. E quando "lui" decide che per il momento non se ne fa più niente, non c'è verso di discuterne.
Ciò detto, sono comunque della tua opinione. Meglio rimandare che rimpiangere, come dire. E questo anche dal punto di vista maschile, vorrei sottolineare.

Danilo

Anonimo ha detto...

...ma io in assoluto mi ritrovo in quella lacerante attesa di un cenno, che sia uno... (e poi finisco per fare il primo passo!)

Vittoria A. ha detto...

Ciao mich! Anche io mi ritrovo in quell'attesa...!
Sono passata a farti un salutino! :D

mich ha detto...

@ danilo, mi piacciono i lamponi, trovo che mi assomiglino

@ laura e vittoria: di quell'attesa all'orticaria volevo parlare!

splendidi quarantenni ha detto...

Vah che son robe brutte eh

Paul ha detto...

Great story!

A proposito del galateo, mica sai dirmi cosa significa quando la ragazza con cui hai passato la notte ti da del lei a colazione?

Anonimo ha detto...

Il galateo vorrebbe che non te lo si dicesse...

Danilo

SunOfYork ha detto...

No, per me se non richiamano entro 36 ore, sono defunti.

Poi vabbè, ci sono stati casi in cui erano defunti anche "durante", ma lì sono io ad essere sfigata.

sun

mich ha detto...

@ splendido, sono bruttissime (e prudono pure)

@ paul: che sei il suo capo?

@ danilo, problemi coi lamponi?

@ sun, che donna equilibrata! se non richiamano entro 36 ore io, prima di farli defunti, cerco di convincermi che si siano fratturati tutte e dieci le falangi e non abbiano potuto chiamare per questo...

Anonimo ha detto...

Nessun problema, Mich, con i lamponi. E' solo che trovo inquietante la loro somiglianza con l'oggetto del post, come dire.

Danilo

Gary Coopo ha detto...

più che un post un esercizio di stile.. sei passata dal romanzo rosa, al thriller allo splatter in poche righe ..

mich ha detto...

@ danilo, sai che non ci avevo pensato?!

@ gary, posso dire di aver raggiunto il mio scopo allora ;)

BPT ha detto...

la giusta punizione per essersi lascivamente abbandonati ai piaceri deviati della carne.
Don Baget Bozzo (pace all'anima sua) approva questo post.

Bullet

fabietto82 ha detto...

Un pisello col pluriball, praticamente! :)

Spinoza ha detto...

Vero o verosimile non lo so.

MA SEI PAZZA A FAR SESSO CON UNO SCONOSCIUTO SENZA PRESERVATIVO?

Follia.

mich ha detto...

@ spinoza: eppur succede (alla prossima amica che me lo racconta metto cintura di castità e faccio fare perizia psichiatrica)

Anonimo ha detto...

good start

Anonimo ha detto...

molto intiresno, grazie