mercoledì 2 dicembre 2009

Rubrica: Ventricoli Epistolari/1

Mich,
ti scrivo per proporti una storia di baci non dati.
I protagonisti sono me stesso e una mia ex amica che avrebbe dovuto far carriera salendo nella scala mobile delle mie carezze fino al ruolo di quadro, per essere poi appesa nella mia cameretta in una posizione tale da consentirmi di guardarla tutte le sere prima di addormentarmi... ma come avrai capito, così non è stato.Allora, andiamo con ordine. Noi due ci conosciamo da anni, non siamo amici ma neppure semplici conoscenti. Non ci telefoniamo, non trascorriamo serate assieme, non andiamo a cena assieme, né da soli né con altre persone, però quando casualmente ci incontriamo scopriamo quanto ci faccia piacere parlare, ma poi la cosa finisce lì (dimenticavo: lei è molto carina).Un paio di mesi fa, in uno di questi fortuiti incontri, scopriamo che vogliamo andare a vedere lo stesso film al cinema... e così iniziamo a vederci. Dopo quel film ce ne sono stati due ogni settimana, e dopo ogni film ci sono state ore di chiacchiere, durante ogni film ci sono stati gomiti che piacevolmente facevano finta di toccarsi per caso, ma poi non si staccavano più fino ai titoli di coda.
Io, perso nelle indicazioni del Tom Tom della mia mente, non ci capivo più nulla... sino a quando, dopo l'ennesimo film, sono sbottato dicendole che la nostra situazione era quanto meno ambigua, che io ero in confusione completa, che stare con lei diventava sempre più piacevole e dunque... dunque... cosa poteva rispondermi lei? Che questa cosa l'ha notata, non può dirmi che siamo amici, però non si sente neppure di dirmi che siamo qualcosa di più.Continuiamo a vederci, tutto bene ma non riusciamo a rompere la quarta parete, Mich, nonostante il desiderio di baciarla... eravamo entrambi bloccati.Piano piano io mi sono lasciato contrarre e opacizzare dalle cose non dette, lei ha perso naturalezza almeno quanto me e una sera, in mezzo a questo cataclisma, ci siamo baciati.A questo punto io, nonostante la vedessi spesso titubante, provo a materializzare i nostri sogni con delle proposte, ma puntualmente quando metto la minigonna ai nostri pensieri lei dice che ha freddo. La scorsa settimana le chiedo un incontro e ci troviamo per un caffè. Io le rigetto addosso tutti i miei pensieri, ma non credo che le interessi poi così tanto, le cose o succedono o si fanno succedere. Risponde che in questo momento ha molti dubbi, è confusa, che le dispiacerebbe non vedermi più, ma mi capirebbe se decidessi di dire basta. Io le spiego che per me vederci così non ha più senso, l'antipasto era buono e ora o pago il conto o mi servono tutte le altre portate, io seduto senza mangiare proprio non so stare. Ci baciamo e ci voltiamo le spalle... fine. Continuiamo reciprocamente a spiarci da settimane attraverso commenti lasciati ad arte tra un social network e l'altro, ma non ci siamo più né visti né sentiti.
Allora, che ne dici?
Grazie, a presto
Aiace d'Antipasto


Caro Aiace,
mi scuserai se adesso la minigonna ai pensieri la metto io, fammi sapere se ti viene freddo. Comincio col dire a tutti quanti che l'autore della lettera non ha 15 anni e presumibilmente nemmeno la sua amata. Mi sento anche di difendere la pessima scelta dell'espressione “l'antipasto era buono e ora o pago il conto o mi servono tutte le altre portate”: è orrenda, ma voglio sperare che lui non l'abbia detta ad alta voce (non l'hai fatto vero? Vero?).
Ammettiamo per un momento che tra di voi ci sia (stato) qualcosa di molto potente da un punto di vista cerebrale, ammettiamo che un uomo e una donna possano andare al cinema insieme due volte la settimana per un numero eccessivo di settimane senza sfiorarsi mai nient'altro che gli avambracci, ammettiamo anche che si siano divertiti a guardarsi negli occhi con i nasi a due centimetri raccontandosi vicendevolmente quanto stessero bene a condividere tutto tranne la pelle. Ammettiamo l'inammissibile. Ma a un certo punto qualcosa deve succedere. Deve. Se non succede significa che non lo desiderate abbastanza. Punto. Né tu né lei. So per certo, e mi perdonerai se lo svelo a tutti quanti, che non sei esattamente il tipo da amor cortese, sei un interventista del sentimento e della mano morta, uno a cui non manca la pratica, insomma, mica uno che se ne può stare occhi negli occhi con una donna a scambiarsi caste manifestazioni di stima. Cos'è che ti ha bloccato? Cos'è che vi ha impedito di scambiarvi saliva e umori? Parlarsi addosso ammazza l'eros e inibisce gli ormoni. Poi sai che a me piace analizzare le scelte lessicali altrui: inorridita per l'infelice uscita sull'antipasto, sono costretta a rabbrividire anche per la storia del quadro. Tu a un certo punto, proprio all'inizio della tua lettera, dici che lei “avrebbe dovuto far carriera salendo nella scala mobile delle mie carezze fino al ruolo di quadro, per essere poi appesa nella mia cameretta”. Santocielo! Ma ti sei riletto?? Un quadro?! Hai desiderato che lei diventasse un quadro davanti cui mettersi in ammirazione? Un trofeo o una musa? Ma lo sai che le muse sono le creature meno erotiche della storia? Sono lì, immobili e intoccabili nella loro perfezione. Il minimo che può succederti, quando cerchi di sfiorarle, è che ti si ritragga anche la mano (figuriamoci il resto).
E poi cosa intendi esattamente quando dici “provo a materializzare i nostri sogni”? I sogni di chi? E di che sogni stai parlando? Credo che la situazione sia chiara per tutti. Anche per te. Sì sì, non fare quella faccia: tu sai benissimo cosa devi o non devi fare adesso, cioè assolutamente niente. Sei stato immobile per settimane, restarci un altro po' potrebbe essere sensato.
E voi che ne dite? Aiace è tutto vostro: sbizzarritevi.


PS. mentre chiedevo delibera all'interessato per la pubblicazione di quanto sopra ho scoperto che la storia ha subito un'evoluzione. Si accettano scommesse su tali sviluppi.

14 commenti:

Anonimo ha detto...

Capisco la logica sentimentale di Aiace. La chiamo la logica sentimentale perchè giurerei che per molte delle sue faccende sentimentali esista un costrutto interpratabile con delle regole.
Lui è il soggetto, l'altra l'Amore astratto e il predicato, quel che succede, un susseguirsi di avvicinamenti mentali e fisici verso la verità che si ottiene togliendo il cappello all'oggetto, tanto più amplificabili quanto più il soggetto è dotato di fantasia.
La prima fase è romantica e gratificante alla maniera di Narciso ma al contempo vacua perchè di fronte continui ad avere te stesso; la seconda difficile, sofferente e in fine realmente appagante in quanto dal cilindro si vede finalmente spuntare il coniglio, una persona in carne e ossa con delle buffe orecchie. Si può capire quindi cosa possa succedere se dal cappello, trasparente, si intravedesse improvvisamente il coniglio allo spiedo.
Il problema secondo me Aiace è quando il complemento non è un coniglio, ma veramente l'Amore Astratto e su questo ti inviterei a riflettere.
G54

Spinoza ha detto...

Non sono d'accordo Mich quando dici "non lo volete abbastanza, né tu né lei. È solo lei che non lo vuole abbastanza; se lui non la volesse, non gliene avrebbe parlato e in ultima analisi non ti avrebbe scritto questa lettera.
Il problema qua è lei che si fa una montagna di (perdonatemi il francesismo) pippe mentali. O lui ti piace, o non ti piace, dai su.
Ad Aiace consiglio di lasciarla perdere. Ne ho conosciuti mucchi di ragazze così, non possono farti che del male.

Anonimo ha detto...

Io dico che l'amore dev'essere semplice.
Se lei si e' avvicinata ad Aiace e poi si e' bloccata, Aiace, che ormai ha gia' scoperto le carte, ora non deve fare niente. Deve lasciarle spazio e magari approfittarne per riflettere su questa cosa del quadro...che non e' piaciuta molto neanche a me. Ha ragione Mich, che ci vuol fare Aiace con 'sto quadro???

Anonimo ha detto...

Aspetta aspetta, non avevo letto il ps...
Dunque io dico che lei si e' rimessa con l'ex

Anonimo ha detto...

Secondo me l'evoluzione è stata che la tipa si è messa con un suo coetaneo. Voglio dire, va bene farsi un'immagine mentale, ma non va altrettanto bene inventare. Se i due avessero trent'anni di differenza, la storia sarebbe molto più plausibile, no? O se uno fosse sulla sedia a rotelle. O se uno soffrisse di una tremenda scialorrea? O se uno fosse cieco? (ah no, erano al cinema...)
Insomma, mancano troppi dati.

Danilo

mich ha detto...

@ G54, tempo di metafore? ecco adesso arrivare anche la donna/coniglio allo spiedo. mio povero cuore!

@ spinoza, sulle pippe mentali di lei mi sa che siamo tutti d'accordo: non è convinta, forse non è nemmeno così attratta. motivo in più per mettere la faccenda in stand-by

@ anonimo (anzi, mi sa che è un'anonimA) mi trovi d'accordo su un punto fondamentale: l'amore deve essere semplice. è una roba immediata, l'accumulo di domande cosa nasconde?

@ danilo, tanto per cominciare avrò gli incubi da scialorrea per un bel po' adesso. poi ti fornisco i dati mancanti: i due sono coetanei, 30 anni circa, sono in salute, non so ancora che fine ha fatto lei, ma so per certo che lui tende all'idealizzazione della figura amata (come forse suggerisce G54)

Anonimo ha detto...

(...e io ho un sacco da imparare! E quindi leggo i consigli e prendo appunti... l'amore dev'essere semplice, una cosa bella e vera, verissima! Però a volte...)

Anonimo ha detto...

Entro anche io nella discussione dalla porta di servizio dei commenti...che poi alla fine, la porta di servizio è la più utile e la più usata in qualsiasi abitazione. Cercherò di non fare commenti..ma non prometto di riuscirci...perchè il conflitto d'interessi è palese, proverò invece a darvi qualche risposta.
Credo sia palese che lei si stia facendo un sacco di problematiche che inevitabilmente tolgono il gusto del cotto e mangiato, ma così è e finche si può aspettiamo.
E' verissimo che l'amore dev'essere semplice, aggiungo che l'amore semplice, quello fatto di sangue, visto e preso,endorfine, poche domande e tante risposte è forse il più desiderabile e facile da godere...ma non è sempre così e a volte si è disposti a scendere a compromessi con la speranza di salire poi.
Per quel che riguarda l'ex, è una delle poche certezze che ho, non c'è, al massimo ci dovrebbe essere un next, ma nel pianeta "baci non dati" è tutto molto instabile e si giunge spesso al bivio Ricapitalizzare o Fallire....per ora tutti in cassa integrazione!
Aiace, quello dell'antipasto e, a quanto pare, del quadro.

Anonimo ha detto...

Giusto per.....il NEXT dovrei essere io.
Aiace

Anonimo ha detto...

Beh, se sono coetanei e ragionevolmente esenti da diverse abilità, io direi feromoni.
Quello che intendo è che, dopo i sedici, al limite i diciotto anni, magari si idealizza ancora, ma si va anche sul pratico. Epperò se i feromoni non sono quelli giusti, c'è qualcosa che ti frena, qualcosa che forse non percepisci coscientemente ma che ti ostacola nell'andare oltre.
Al che ti dici: Perbacco, devo avere l'animo di ser Galahad, dentro di me, da qualche parte! O di, boh, non mi viene l'esempio al femminile (chissà perchè...).
E invece è solo biochimica.
Vabbè, ma tutto ciò che è umano è solo biochimica.
E io non so un piffero, di biochimica. Che questo spieghi molte cose?
Ok, ok, la smetto.

Danilo

mich ha detto...

@ laura ... però a volte ci convinciamo che se non è un rebus per solutori particolarmente abili non ne vale la pena. mah!

@ aiace, la tua metafora della cassa integrazione gareggia alla grande con la storia del quadro. allora, quand'è che mi fai sapere se ti pregerai del ruolo di NEXT ?

@ danilo, anche se di biochimica non sai un piffero (e io nemmeno) credo fermamente nei feromoni!

Anonimo ha detto...

@ laura @ mich ...non ci sono vie giuste o sbagliate...a volte è semplice e ci sdraiamo gaudenti lasciandoci baciare, a volte è un rebus che ci vuole solutori particolarmnente abili e ci scervelliamo nel risolverlo perchè, in entrambi i casi, pensiamo che in quel momento sia la cosa giusta da fare.

@ mich ..proprio non ti piacciono le mie metafore..

Aiace

mich ha detto...

@ aiace, suvvia, lo sai che mi piacciono, se fossi uomo le userei anch'io
;)

nandina ha detto...

In un attacco di autoreferenzialità mi autocito.
http://nandinasworld.blogspot.com/search?q=per+un+bacio+mai+dato