c'è un lungo bacio che mangia e che morde; ci sono mani, le sue, che mi percorrono la schiena, che cercano la pelle sottile dei fianchi sotto al maglione
ehi, ma cosa c'è qui sotto?
la camicia
sì, ma sotto quella dico, dov'è la schiena? quanti strati hai?
c'è una tshirt...
ok... ma sotto?
un body
fanno quattro livelli di indumenti?
eh
sì, ma sei io adesso volessi, per esempio, spogliarti?
mi prendo un giorno di ferie
6 commenti:
Vestirsi a cipolla è un ottimo rimedio antinfluenzale.
I miei strati: maglione, camicia, longshirt, canottiera in maglina, mutande lunghe di pile a maniche lunghe e a dolcevita. Almeno due paia di calze uno sopra all'altro e, ciliegina sulla torta, moppine prima di infilare stivali numero 52 per poter far stare gli strati.
Questo post fa il paio con la cosa twitterica a fianco. (-:
nei film fanno i ganzi e ti fanno credere che. nella pubblicità idem. ma noi si vive in posti che vero, farebbe pure uno poco di freddo.
Oh, io arrivo anche a cinque strati. Ma, non essendo una leggiadra fanciulla bensì un cinquaduenne etilista, posso esercitare la mia libertà di stare al caldo senza rinunciare a nulla. A nulla che non abbia già rinunciato a me, intendo.
Sarà antinfluenzale, però, ecco, è anche un rimedio antierotico, a occhio e croce. Non mi stupirebbe una sentenza della Cassazione sul livello di quella sui jeans: se è vestita a strati e viene stuprata è consenziente.
Anche se, in effetti, allungare il tempo di rimozione dei vestiti può titillare. Le faremo sapere.
La prima volta che mi hanno dato del lei stavo scavalcando uno steccato in una specie di palude, persa nei boschi. Avevo qualcosa come sedici anni. Lì ho capito. Non ho pianto, tanto non serviva a niente. Ma lo ricordo, il punto di svolta. Benvenuta nel mondo, Mich.
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